Garòfalo, Raffaèle

giurista italiano (Napoli 1851-1934). Ultimo grande rappresentante della scuola positiva italiana, mirò a trasformare l'empirismo della dottrina giuridica criminale in scienza sperimentale, ampliando l'indagine dal delitto al soggetto che lo compie, per scoprirne la personalità ed esigendo, quindi, dal giudice esperienza in antropologia, biologia e psicologia. Opere principali: Pensieri sulla proposta abolizione della pena di morte (1888), Criminologia (1891), I delinquenti abituali (1911), Ancora sulla pena di morte (1933).

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