Garland, Hamlin

narratore e saggista statunitense (West Salem, Wisconsin, 1860-Hollywood 1940). Fu tra i primi a inserire nel contesto di un realismo locale i problemi di classe creati dal capitalismo e dalla speculazione agraria. Al “realismo reticente” di Howells, Garland oppose, nel saggio Crumbling Idols (1894; Idoli in frantumi), la sua poetica del veritism, cioè di un realismo assai più avanzato e coraggioso. Garland esordì con alcuni racconti, ancora di stampo regionalistico, più tardi raccolti in Main-Travelled Roads (1891; Strade maestre) e in Other Main-Travelled Roads (1910; Altre strade mestre). Con le opere successive, viziate da una propaganda troppo esplicita, come Jason Edwards: an Average Man (1892; Jason Edwards: un uomo comune), A Member of the Third House (1892; Un membro della Terza Camera), che denuncia la corruzione politica, Garland si schiera con il Partito populista, che era stato fondato nel 1890. Le opere migliori di Garland, però, sono quelle che traggono spunto da temi autobiografici, come A Son of the Middle Border (1917; Un figlio della frontiera centrale) e gli altri romanzi del Middle Border, tra cui A Daughter of the Middle Border (1921; Una figlia della frontiera centrale; premio Pulitzer), che rievocano le gesta dei pionieri. Negli anni Trenta compose quattro volumi di ricordi letterari e due volumi sullo spiritualismo.

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