Gaudí, Antoni

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architetto spagnolo (Reus 1852-Barcellona 1926). Nel nome di Gaudí si riassume emblematicamente la vicenda del modernismo catalano, uno degli aspetti più singolari e autonomi dell'arte del decadentismo europeo, e tuttavia, nonostante l'attaccamento fortissimo alla sua terra (Gaudí non si mosse quasi mai dalla Catalogna), Gaudí diede al modernismo un apporto così prepotentemente personale da vanificare ogni tentativo di allinearlo a un coerente sviluppo stilistico, di qualsiasi tipo. Se, infatti, è indubbio che già nelle prime opere a Barcellona (dove si concentrò quasi totalmente la sua attività), come la casa Vicens (1878-80), i ferri battuti sono esempi originalissimi di alto artigianato, è anche vero che Gaudí usò con la maggior spregiudicatezza i più diversi stili storici (romanico, gotico, mudéjar, barocco), contaminandoli audacemente e sempre trasformandoli con una fantasia inesausta e una vitalità prodigiosa. Su una solidissima base strutturale, Gaudí elaborò forme straordinarie e imprevedibili, lavorando con uguale perizia i più diversi materiali (mattone, pietra, ceramica, vetro, ferro), dai quali seppe trarre le massime possibilità espressive (questa progettazione “globale” è qualificante di Gaudí, che disegnò anche mobili e arredi). Tra le sue opere più notevoli, sempre a Barcellona sono da ricordare la casa Güell (1885-89), la chiesa di S. Coloma de Cervello (1898-1915), il parco Güell (1900-14), esempio eccezionale di trasfigurazione fantastica dei materiali; la casa Batlló (1904-07); la casa Milá , detta La Pedrera (1906-14), dalla volumetria deformata espressionisticamente, con interni caratterizzati da un'estrema libertà compositiva, e soprattutto l'incompiuto tempio espiatorio della Sagrada Familia (1883-1926), cui Gaudí si dedicò fino alla morte con intensità sempre più ossessiva e che avrebbe dovuto essere come una grande foresta di pietra viva. "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 9 pp 100-107" "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 9 pp 100-107"

J. E. Cirlot, El Arte de Gaudí, Barcellona, 1950; J. Bergos, Gaudí: l'home y l'obra, Barcellona, 1954; C. Martinell, Antonio Gaudí, Milano, 1955; G. R. Collins, Antonio Gaudí, Milano, 1960; R. Pane, Antoni Gaudí, Milano, 1964; O. Bohigas, Arquitectura modernista, Barcellona, 1968 (trad. it., Torino, 1969); X. Güell, Antoni Gaudí, Bologna, 1987.

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