Gorìzia (provincia)

Indice

ex provincia del Friuli-Venezia Giulia, con  capoluogo: Gorizia. Comuni: 25. Sigla: GO. Dal 30 settembre 2017 ha cessato di esistere come ente locale e le sono subentrate l'Unione Territoriale Intercomunale di Collio-Alto Isonzo con sede a Goriza (formata dai comuni di Gorizia, Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Gradisca d'Isonzo, Mariano del Friuli, Medea, Moraro, Mossa, Romans d'Isonzo, San Floriano del Collio, San Lorenzo Isontino, Savogna d'Isonzo e Villesse) e l'Unione Territoriale Intercomunale del Carso- Isonzo Adriatico con sede a Monfalcone (formata dai comuni di Monfalcone, Doberdò del Lago, Fogliano Redipuglia, Grado, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d'Isonzo, San Pier d'Isonzo, Staranzano e Turriaco). 

Generalità

Dopo la perdita, all'indomani della seconda guerra mondiale, delle valli dell'Isonzo e del Vipacco, la provincia di Gorizia, istituita nel 1927, è diventata una delle più piccole d'Italia. Si affaccia al mare Adriatico a S e confina con la Slovenia a E e a N, e con le province di Trieste a SE e di Udine a W.

Territorio

Il territorio comprendeva  la fascia collinare del Collio, le propaggini occidentali del Carso triestino, la pianura ai lati del basso corso del fiume Isonzo (l'unico di una qualche importanza della zona) e, infine, la maggior parte della laguna di Grado. Il clima è piuttosto mite, con escursioni termiche stagionali non molto marcate e precipitazioni copiose specialmente sui rilievi collinari.La struttura urbana era diretta conseguenza del passaggio alla Slovenia di buona parte dell'originario entroterra alla fine della seconda guerra mondiale. Il capoluogo, attraversato da un confine (ufficialmente stabilito nel 1975 con il Trattato di Osimo) che lo ha privato dei suoi quartieri nordorientali e che è stato aperto solo nel 2004, con l'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea, ha dovuto svilupparsi verso ovest in direzione di Gradisca d'Isonzo. Una grande crescita hanno conosciuto i centri di pianura più vicini al mare, dove Monfalcone e Ronchi dei Legionari formano di fatto un'unica conurbazione e costituiscono al contempo il principale polo industriale; più verdeggiante per i vigneti e meno popolata è la zona collinare del Collio, sopra Cormons; regno incontrastato di acqua e sabbia è la laguna, dove si trova la stazione balneare di Grado.

Economia

Ridimensionato dall'assetto territoriale postbellico è il comparto agricolo, che si segnala solo per il settore vitivinicolo. Le industrie meccaniche di Monfalcone, e in particolare i cantieri navali (petroliere e sottomarini), costituiscono il cuore del settore secondario. I servizi del terziario sono legati da un lato all'aeroporto di Ronchi dei Legionari e dall'altro ai commerci, destinati a promettenti sviluppi con il procedere dell'integrazione nell'Unione Europea degli ex Paesi dell'Est ma dipendenti anche dal potenziamento del sistema di comunicazioni, sia stradale sia ferroviario, che dovrebbe ricevere un forte impulso dalla realizzazione del cosiddetto “Corridoio 5”, grande asse ferroviario e autostradale da Lisbona a Kiev . Il turismo culturale si concentra soprattutto a Grado, che è anche l'unico centro balneare importante del Goriziano.

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