Gossaert, Jan, detto Mabuse

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pittore fiammingo (Maubeuge in Hainaut ca. 1478-Breda 1537). Poco precise sono le notizie sulla vita di questo pittore, che Karel van Mander esaltò come colui che per primo aveva fatto conoscere il Rinascimento italiano nei Paesi Bassi. Dopo aver lavorato a Bruges e Anversa, ebbe modo di studiare l'architettura e la scultura antiche a Roma, dove soggiornò nel 1508-09, al seguito di Filippo di Borgogna, per il quale lavorò anche a Utrecht; dal 1524 operò a Middelburg per Alfonso di Borgogna. L'Epifania (Londra, National Gallery), il Getsemani (Berlino, Staatliche Museen), il Salvator Mundi tra Maria e Giovanni (ca. 1510; Madrid, Prado) e soprattutto il Trittico Malvagna (1510, Palermo, Museo Nazionale) testimoniano la complessa cultura figurativa di Gossaert, che passa dalle finezze gotiche alle ridondanze del manierismo anversate. Gossaert dipinse anche numerosi soggetti mitologici (Venere, 1516, Rovigo, Museo; Ercole e Deianira, 1517, Richmond, collezione Cook; Danae, 1527, Monaco, Alte Pinakothek) che influirono su Cranach. Fondamentali per lo sviluppo della pittura fiamminga sono S. Luca che dipinge la Madonna (1515, Praga, Rudolphinum) e Nettuno e Anfitrite (1516, Berlino, Staatliche Museen). Nei numerosi ritratti Gossaert mostra un impegno più libero da postulati teorici, legato alla tradizione fiamminga dell'analisi veristica (Jan Carondelet, Parigi, Louvre; Vecchi coniugi e Uomo con il rosario, entrambi a Londra, National Gallery).

G. von der Osten, H. Vey, Painting and Sculpture in Germany and the Netherlands 1500-1600, Londra-Melbourne-Baltimora, 1969; P. Philippot, La pittura fiamminga e il Rinascimento italiano, Torino, 1970.

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