Gottschalk, Louis Moreau

pianista e compositore statunitense (New Orleans 1829-Tijuca, Rio de Janeiro, 1869). Fu il più grande musicista americano del sec. XIX. Di famiglia benestante schiavista, fanciullo prodigio, fu inviato a Parigi (1843) a studiare pianoforte (con Hallé) e composizione (con Stamaty). Le sue prime pagine, evocatrici di un'America selvaggia dai ritmi africaneggianti (Le Bananier, La Bamboula, La Savane), riscossero un successo clamoroso in tutt'Europa, ed entusiasmarono Chopin e Berlioz. Visse in Francia, Svizzera e Spagna; tornò ormai celebre negli USA (1853) dove si lanciò in una frenetica opera di divulgazione della musica tra i suoi compatrioti. Dimorò a lungo nei Caraibi, che gli ispirarono pagine stupende (El Cocoyé, Suis-moi!, Danza, Souvenir de Cuba). Scoppiata la guerra civile, rientrò negli USA, dando decine di concerti per l'esercito nordista. Coinvolto in uno scandalo (1865), fu costretto a fuggire in Sudamerica; continuò a viaggiare, suonare e comporre freneticamente in Perú, Argentina, Uruguay, Brasile finché la sua fibra cedette. Osannato virtuoso in vita, fu subito dimenticato, e ritenuto autore salottiero. È poi stato rivalutato come geniale precursore del ragtime, del jazz e di molta musica moderna. Compose due sinfonie (la prima per orchestra, banda e percussioni negre) e due opere. Scoprì il celebre soprano Adelina Patti. Scrisse un colorito diario dal titolo Notes of a Pianist.

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