Gradenigo, Piètro

doge di Venezia (1251-1311). Candidato dell'aristocrazia, fu eletto doge e si adoperò per un governo ancor più ristretto, attuando la riforma conosciuta come Serrata del Maggior Consiglio. Tempra di soldato alieno da ogni debolezza, trascorse il tempo del suo dogato in armi, dovendo, all'interno, sventare due congiure: nel 1300 quella di Marin Boccenio e nel 1310 quella di Baiamonte Tiepolo. All'esterno fu in guerra con Padova (1304), represse le rivolte di Candia e Zara e mosse guerra a Ferrara per impossessarsi dell'importante nodo fluviale che la città rappresentava, entrando così in contrasto col papa che lo scomunicò.

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