Guisa, Enrico I, 3º duca di-

figlio di Francesco I (? 1550-Blois 1588). Ereditò (1563) con il titolo la direzione del partito cattolico e si impegnò sia nella vendetta per la morte del padre sia nell'eliminazione dei protestanti. Distintosi nelle guerre di religione, reagì alla Pace di Saint-Germain-en-Laye (1570) e fu tra i promotori della strage di San Bartolomeo (24 agosto 1572). Dopo l'ascesa al trono di Enrico III (1574) e dopo la Pace di Beaulieu (5 maggio 1576) fondò e fu a capo della Lega Cattolica appoggiata dal papa Gregorio XIII, in seguito da Sisto V e dal re di Spagna Filippo II. La morte del duca d'Angiò (1584), possibile erede della corona di Francia, suscitò la guerra chiamata dei “tre Enrichi” (Enrico III re di Francia, Enrico re di Navarra, capo degli ugonotti e pretendente legittimo alla successione di Francia, e infine Enrico di Guisa, capo della Lega). Respinto l'esercito tedesco che era venuto in aiuto degli ugonotti (1587), egli raggiunse il massimo della popolarità quando scoppiò a Parigi la journée des barricades (12 maggio 1588) ed Enrico III fu costretto ad abbandonare la città e a sottometterglisi. Tale successo politico segnò però la sua condanna: Enrico III lo fece assassinare, insieme al fratello, cardinale Luigi.

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