Hamilton, Richard

pittore inglese (Londra 1922-2011). Fu un pioniere della pop art inglese. Formatosi alla Royal Academy e alla Slade School di Londra (1938-50), fece parte dell'“Indipendent Group” con E. Paolozzi, A. e P. Smithson, N. Henderson, R. Banham e L. Alloway. Hamilton fu uno dei protagonisti e degli organizzatori della mostra “This is tomorrow” (Whitechapel Art Gallery, Londra, 1956): in questa occasione presentò il collage, divenuto celeberrimo, Just what is it that makes today's homes so different, so appealing? (Che cos'è che fa le case d'oggi così diverse, così attraenti?), considerato il prototipo dell'arte pop inglese ed europea. Seguirono Hommage à Chrysler Corp (1957) e She (1958-61), due opere nelle quali Hamilton iniziò a far coesistere fotografia e disegno tecnico, collage e pittura. Nel 1965 Hamilton intraprese la ricostruzione del Grande Vetro di M. Duchamp, artista cui fu molto legato; in seguito ha svolto lavori sul colore e sulla frammentazione delle immagini, partendo da fotografie in cui, usando colori a olio, sottolinea grana, contrasti o effetti di dissolvenza (Swinging London, 1968-69; White Christmas, 1971; Sunset, 1975-90). Fra le retrospettive si ricordano quelle alla Tate Gallery di Londra e allo Stedeljik Museum di Amsterdam (1970) e quelle di Winterthur, Hannover, Valencia e Milano (1990-91). Sue opere realizzate al computer sono state presentate dalla galleria Anthony Offey di Londra nel 1991. Nel 1993 gli è stato attribuito il Leone d'oro per la pittura alla Biennale di Venezia.

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