Harlan, Veit

regista cinematografico tedesco (Berlino 1899-1964). Ex attore teatrale, divenne l'interprete ufficiale del regime hitleriano. La sua opera più famosa, Süss l'ebreo (1940), è considerata il più importante film di propaganda antisemita del Terzo Reich. La pellicola prese lo spunto da un film britannico (filosemita) del 1934 ispirato all'omonimo romanzo (L'ebreo Süss) di L. Feuchtwanger. Il ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels, visto il film, ritenne che adeguatamente trasformato avrebbe potuto servire la causa del regime hitleriano, e ne affidò una nuova versione ad Harlan. In Germania la pellicola ebbe un grande successo di pubblico e Himmler ne ordinò la visione obbligatoria a tutte le truppe e alle SS. Tra le altre opere legate al periodo nazista vanno ricordate Il grande re (1941) e Kolberg (1945). Harlan lasciò di sé e della moglie K. Söderbaum, sua protagonista, un meno sinistro ricordo in una serie di film d'amore, tra cui La città d'oro (1942; con pellicola Agfacolor). Dopo il processo di denazificazione, lavorò nella Germania Occidentale (Il terzo sesso, 1957).

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