Havlíček-Borovský, Karel

poeta e giornalista ceco (Borová 1821-Praga 1856). Fin dagli anni Quaranta del sec. XIX si fece assertore di una letteratura autentica e realistica, polemizzando contro le astrattezze del panslavismo ceco, Havlíček-Borovský è considerato il fondatore del giornalismo politico ceco. Già come redattore del Giornale di Praga riuscì a fare (malgrado la censura) un giornale interessante e a divulgare nei ceti piccolo-borghesi, artigiani e contadini i principi liberali dell'austroslavismo. Dopo il 1849, durante l'assolutismo di A. Bach, Havlíček-Borovský continuò a battersi contro il governo austriaco e contro la gerarchia cattolica: processato, fu confinato a Bressanone (1851-55), dove scrisse la maggior parte delle sue poesie satiriche, largamente diffuse in copie clandestine e pubblicate nelle raccolte postume, Elegie tirolesi, Re Lávra e Battesimo di San Vladimiro. Oggetto della sua brillante satira erano la monarchia assoluta, il regime poliziesco e la gerarchia cattolica. Importanti sono anche le sue traduzioni da Gogol, Mickiewicz, Voltaire.

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