Heidelberg (Germania)

Indice

città nel Land del Baden-Württemberg (Germania), 110 m s.m., 142.600 ab. (2003).

Generalità

Situata sul fiume Neckar, ai piedi del versante meridionale dell'Odenwald. La città comprende una parte antica che si estende nel fondovalle, sulla riva sinistra del fiume, tra la Karlstor e il Ponte Federico (1786), dominata dal castello, e una parte moderna sulla riva opposta. Stazione termale e importante nodo ferroviario, è anche un prestigioso centro culturale, sede della più antica università della Germania (1386) e una delle mete turistiche più frequentate del Paese. Vi nacque lo scrittore Ernst Jünger (1895-1998).

Storia

Possedimento dei vescovi di Worms, passò ai conti palatini del Reno (1225) che ne fecero la propria residenza e vi fondarono la prima università della Germania sotto Rupert I (1386). Passata al calvinismo durante la Riforma, venne più volte devastata nel corso della guerra dei Trent'anni dalle truppe imperiali e svedesi. Venne poi occupata dai Bavaresi (1662) e dai Francesi nel 1688 e nel 1693. Dal 1803 appartenne al Granducato del Baden. Uscita indenne dall'ultima guerra mondiale, dal 1945 la città è sede del quartier generale delle forze americane in Europa.

Arte

Il centro antico conserva monumenti medievali (S. Pietro, Heiliggeistkirche, sec. XV), rinascimentali (Haus zum Ritter, opera del 1592 di C. Bélier; Marstall) e barocchi (Jesuitenkolleg; Jesuitenkirche, Università, Haus zum Riesen, il palazzo del Kupfälzisches Museum, opere settecentesche di J. A. Breuning; Rathaus, 1701-05; Freudenbergsches Haus del 1714). Particolarmente importante, per la storia dell'arte tedesca, è il castello (Schloss), residenza degli elettori palatini a partire dal Trecento, trasformato, attraverso interventi successivi (1544-1623), in sontuoso palazzo rinascimentale, tra i primi e maggiori della Germania. Tra la seconda metà del sec. XVI e gli inizi del successivo vennero costruiti il Gläserner Saalbau, a tre ordini di logge sovrapposte in uno stile di transizione che fonde motivi gotici rinascimentali; l'Ottheinrichsbau, la cui facciata presenta una ricca decorazione plastica dovuta al fiammingo A. Colin da Mechelen; il Friedrichsbau (1601-07) e l'Englischer Bau (1614), in forme palladiane. Il Fassbau racchiude la mastodontica Grosses Fass, botte in grado di contenere 220.000 litri. Al 1616-19 risale il celebre giardino all'italiana (Hortus Palatinus) progettato da S. de Caus. Il complesso del castello fu danneggiato da un incendio nel 1689 e parzialmente restaurato alla fine dell'Ottocento. Il Kupfälzisches Museum conserva pitture e sculture tedesche dal sec. XV al XX, reperti preistorici e antichi e documenti sulla storia del Palatinato. Nell'Ottheinrichsbau im Schloss ha sede il Deutsches Apotheken-Museum, in cui è illustrato lo sviluppo della farmacia nel corso degli ultimi quattro secoli. Nel Texilmuseum Max Berk sono esposti costumi storici, patchwork, tappezzerie e attrezzature per la produzione di tessili a partire dal sec. XVIII.

Economia

Vi hanno sede numerose industrie che operano nei settori meccanico, meccanico di precisione, elettrotecnico, della lavorazione della pelle, del legno e del tabacco. Di rilievo è il terziario, legato alle funzioni educative e soprattutto allo sviluppato settore turistico.

Curiosità

In novembre vi si svolge un importante Festival del cinema che la città condivide con Mannheim.

G. Plewe, Die Landschaft um Heidelberg, Heidelberg, 1947; E. Keyser, Badisches Städtebuch, Stoccarda, 1959; G. Pfeifer, H. Graul, H. Overbeck, Heidelberg und die Rhein-Neckar-Lande. Festschrift zum 34. Deutschen Geographentag 1963 in Heidelberg, Heidelberg, 1963; Grieben-Reiseführer, Odenwald, Monaco di Baviera, 1969; G. Moretti, Heidelberg romantica, Chieti, 1984.

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