Herrera, Fernando de-

poeta spagnolo (Siviglia 1534-1597). Fondatore e principale esponente della scuola sivigliana, fu chierico nel palazzo dei conti di Gelves e dedicò la sua vita agli studi e alle lettere. Amò, probabilmente non ricambiato, Leonor de Milán, moglie del conte. Tema fondamentale della sua lirica è l'amore, trasposto in moduli platonici e petrarcheschi rinnovati attraverso un linguaggio sensuale, pieno di luminosità e di colori, ricco di splendidi quadri mitici, di favole, allegorie e ardite metafore che preludono al barocco. Herrera scrisse anche enfatiche e ambiziose canzoni storico-patriottiche (per la vittoria di Lepanto, per la morte di re Sebastiano di Portogallo, per San Fernando conquistatore di Siviglia, ecc.). In prosa lasciò una perduta Historia de las más notables cosas que han sucedido en el mundo hasta la edad del emperador Carlos V, una Relación de la guerra de Chipre y suceso de la batalla de Lepanto (1572), Elogio de la vida y muerte de Tomás Moro (1592). Particolare importanza rivestono le Anotaciones a las obras de Garcilaso (1580), uno dei migliori commenti all'opera poetica garcilasiana e prezioso documento della precettistica poetica di Herrera, che vi prefigura una moderna critica estetica, insistendo sull'importanza della ricerca formale e sulla necessità di creare un linguaggio poetico figurato e colto, distinto da quello della prosa e lontano dal parlare comune. Herrera stesso, soprannominato “El Divino” dai suoi contemporanei, pubblicò una scelta antologica della sua produzione (Algunas obras de Fernando de Herrera, 1582), alla quale seguì, nel 1619, l'edizione più ampia e con varianti curata da Francisco Pacheco, che probabilmente si valse di manoscritti corretti da Herrera negli ultimi anni di vita.

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