Hoel, Sigurd

scrittore e critico norvegese (Nord Odal 1890-Oslo 1960). Sehuace di Freud e Marx, professore di liceo, abbandonò presto l'insegnamento per dedicarsi al giornalismo ottenendo notevoli successi, grazie al suo stile spiritoso ed elegante e spesso anche mordace. Durante gli anni 1920-30 diresse la rivista di sinistra Mot Day (Verso il giorno), ma nel decennio seguente cambiò radicalmente la sua fede politica, diventando anticomunista. Il suo primo romanzo di successo fu Peccatori al sole d'estate (1927), che ironizza sui liberi costumi della società norvegese contemporanea; seguirono Quattordici giorni prima delle notti di gelo (1935); L'acciaio ereditario (1941); Incontro alla pietra miliare (1947), in cui volle dare una spiegazione psicologica del nazismo, e L'anello magico (1958), un romanzo storico cui fa da sfondo l'ambiente sospettoso dello stesso paesino di Hoel.

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