Holbein, Hans il Gióvane

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pittore e incisore tedesco (Augusta ca. 1497-Londra 1543). Figlio di Hans il Vecchio, entrò giovanissimo nella bottega paterna. Si ipotizza un suo primo viaggio nell'Italia del Nord al seguito di Burgkmair nei primi mesi del 1515; in ogni caso alla fine di quell'anno era già a Basilea insieme al fratello Ambrosius (Augusta 1494-1519), anch'egli allievo del padre e da lui stilisticamente influenzato, dove raggiunse subito una certa fama (dittico del Borgomastro Meyer e sua moglie, 1516, Basilea, Öffentliche Kunstsammlung). Nel 1517-18 lavorò a Lucerna per la municipalità (gonfaloni, decorazioni a fresco, perdute). Di un successivo viaggio in Lombardia (1518) testimonierebbero numerosi elementi stilistici nelle opere posteriori, eseguite a Basilea: architetture tipicamente lombarde fanno da sfondo a composizioni nettamente düreriane (Bonifacius Amersbach; dittico con Cristo e la Vergine, 1519, Basilea, Öffentliche Kunstsammlung; Altare Oberried, 1521-22, Friburgo, cappella del duomo). Se il famoso Cristo nel sepolcro (1521-22, Basilea, Öffentliche Kunstsammlung) sublima l'accentuato realismo della tradizione tedesca nella pura obiettività rinascimentale italiana, in altre opere è evidente l'influenza di Foppa (Pala Gerster, 1522, Solothurn, Museum der Stadt), di Mantegna e Raffaello (Altare della Passione, 1520-24, Basilea, Öffentliche Kunstsammlung), di Leonardo (Venere e Amore, Laide di Corinto, 1526, Basilea, Öffentliche Kunstsammlung ). Del 1523 è il primo gruppo di ritratti dedicati all'amico Erasmo da Rotterdam (Basilea, Öffentliche Kunstsammlung; Parigi, Louvre), che lo colgono nella sua attività di pensatore rigoroso. Dopo i viaggi in Francia (1524) e nelle Fiandre (1526), Holbein soggiornò a Londra (1526-28) dove, attraverso Erasmo, entrò a far parte della cerchia di Thomas More, dei cui membri ci ha lasciato una serie di splendidi ritratti (Thomas More, 1527, New York, Frick Collection; William Wharam, arcivescovo di Canterbury, 1527, e Niklaus Kratzer, 1528, Parigi, Louvre). Dopo un ultimo periodo a Basilea, durante il quale si dedicò a decorazioni per la municipalità, ora perdute, eseguì il ritratto della Moglie con i figli (1528, Basilea, Öffentliche Kunstsammlung), sullo schema della Sant'Anna leonardesca. Si stabilì definitivamente a Londra nel 1532 e dopo alcuni ritratti per i mercanti anseatici (Georg Gisze, 1532, Berlino, Staatliche Museen ), divenne ricercatissimo nell'ambiente di corte . Acuto osservatore, Holbein risolve la caratterizzazione dell'individuo non solo nella minuzia dei tratti, di sapore fiammingheggiante, ma soprattutto nella definizione di abiti e oggetti che ne rivelano la posizione sociale (Enrico VIII, 1539-40, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica; Charles de Solier, sieur de Morette, 1534-35, Dresda, Gemäldegalerie; Sir Richard Southwell, 1536, Firenze, Uffizi; Jane Seymour, 1536-37, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Cristina di Danimarca, 1538, Londra, National Gallery); il capolavoro in questo senso rimane il doppio ritratto de Gli ambasciatori Jean de Dinteville e Georges de Selve (1533, Londra, National Gallery), ricco di allusioni simboliche nei numerosissimi oggetti che circondano i modelli. Di grande importanza è l'opera grafica di Holbein; numerosi i disegni decorativi e i bellissimi disegni preparatori, molti dei quali nella Royal Collection a Windsor. Tra le serie di xilografie, famose la Danza della morte e Icones Veteris Testamenti.

Bibliografia

F. Dvořák, Holbein der Jüngere. Zeichnungen, Praga, 1965; R. Strong, Holbein and Henry VIII, Londra, 1967; R. Salvini, H. W. Grohn, Holbein il Giovane, Milano, 1971; O. Calabrese, Intertestualità in pittura, Urbino, 1984.

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