Humboldt, Alexander Friedrich Heinrich von-

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naturalista e viaggiatore tedesco (Berlino 1769-1859). Laureatosi nel 1790 all'Università di Gottinga, compì in quello stesso anno un viaggio attraverso diversi Paesi dell'Europa occidentale lungo i principali corsi d'acqua. Nel 1791 si iscrisse alla Scuola mineraria di Freiberg, allievo di A. G. Werner, e divenne ingegnere e poi direttore generale delle miniere di Franconia. A quel periodo risale la pubblicazione dei suoi primi lavori scientifici. Entrato in possesso di una grossa eredità, lasciò l'incarico e con il botanico Aimé Bonpland intraprese nel 1799 un viaggio nelle colonie spagnole americane. Dapprima fu in Venezuela, dove navigò lungo l'Orinoco e il Río Negro, mettendo in evidenza la comunicazione tra il bacino dell'Orinoco e quello del Rio delle Amazzoni, e raccolse un enorme numero di dati e di campioni relativi alla flora e alla fauna tropicali, alla geologia, alla climatologia e al magnetismo terrestre. Visitò successivamente Cuba, Colombia ed Ecuador e compì l'ascensione del Chimborazo senza però riuscire a raggiungere la vetta. Esplorò i rami sorgivi del Rio delle Amazzoni e, seguendo il tracciato delle antiche strade inca, visitò il Perú, dove studiò la corrente marina che ne lambisce le coste. Nel 1803 si spostò nel Messico. Tornato in Europa, si stabilì a Parigi (1808) curando, con la collaborazione di molti studiosi, l'elaborazione dei dati raccolti, che pubblicò nell'opera in 30 volumi (1807-33) Voyage aux régions équinoctiales du Nouveau Continent, fait en 1799-1804 (avec A. Bonpland). Nel 1827, dopo aver condotto alcune missioni diplomatiche per conto di Federico III di Prussia, si stabilì per due anni a Berlino. Nel 1829, su invito dello zar Nicola Icompì un viaggio scientifico attraverso la Russia, dalla Neva allo Jenisej, interessandosi soprattutto di meteorologia e di geomagnetismo. Dedicò il resto della sua vita alla stesura di un'opera monumentale mirante a una descrizione fisica globale della Terra e dell'Universo, intitolata Kosmos, i cui primi quattro volumi uscirono tra il 1845 e il 1858 e il quinto postumo nel 1862. Lasciò inoltre molti scritti su argomenti quanto mai vari. Considerato il fondatore della moderna geografia fisica, Humboldt ebbe il merito di studiare i fenomeni naturali mettendone in evidenza le reciproche connessioni, secondo una concezione unitaria e armonica del mondo fisico. Tra i suoi più significativi contributi vanno ricordati: l'introduzione delle isoterme per lo studio comparato dei climi, la scoperta delle variazioni d'intensità del campo magnetico terrestre con la latitudine; lo studio della diminuzione della temperatura con l'altezza; l'impulso dato alla fitogeografia attraverso la descrizione della flora dell'America Meridionale e Centrale e del Messico.

Bibliografia

L. Kellner, Alexander von Humboldt, New York-Londra, 1963; G. Kirstein, The Works of Alexander von Humboldt, Boston, 1983.

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