IPv4

acronimo di Internet Protocol version 4 (protocollo IP versione 4), ossia lo standard originario del protocollo IP, in cui sono disponibili 32 bit per identificare univocamente un indirizzo Internet. Questi 32 bit sono organizzati in 4 campi di 8 bit ciascuno, ognuno con un valore da 0 a 255, che individuano i gateway che dal backbone portano a una rete locale, fino al punto di connessione. I 4.294.967.296 indirizzi così disponibili sono ormai considerati insufficienti a seguito del vasto sviluppo di Internet e della prospettiva di poter assegnare indirizzi IP anche a dispositivi elettronici incorporati in oggetti e ambienti di uso quotidiano. Per rispondere a questa situazione, ma anche ad alcune inefficienze del protocollo (per esempio garantire 256 indirizzi a una sottorete, indipendentemente dalla sua dimensione) che non rendono comunque possibile l'utilizzo di tutti gli indirizzi potenziali, si è sviluppata la definizione di Ipv6. I messaggi trasmessi con il protocollo IPv4 sono caratterizzati da altre informazioni presenti nella testata (header), fra cui la descrizione del tipo di servizi connessi al messaggio, i bit di controllo e la dichiarazione della lunghezza totale del messaggio stesso. Si prevede che il protocollo IPv4 verrà utilizzato fino al 2025 circa, per dare il tempo necessario di adeguamento e correzione degli eventuali errori.

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