Intelligènza collettiva, L'-

opera di Pierre Lévy pubblicata in edizione originale nel 1994 con il titolo L’intelligence collective e in traduzione italiana nel 1996. In questo libro (che porta come sottotitolo Per un’antropologia del cyberspazio), il sociologo francese indaga il nuovo spazio antropologico e sociale realizzato dall'avvento della tecnologia informatica, dalla multimedialità, dalla realtà virtuale. Questo nuovo tipo di relazione e di scambio permette la messa in comune di competenze e vissuti d'immaginazione che Lévy definisce “nomadi”. Fuori ormai dai contesti tradizionali, come quello accademico, la conoscenza si costruisce piuttosto come somma di diverse esperienze individuali in contatto continuo, fino al costituirsi di una vera e propria “intelligenza collettiva”.

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