Iracoidèi

sm. pl. [da irace+-oide]. Ordine (Hyracoidea) di Mammiferi, detti anche Iraci, comparso nell'Oligocene e attualmente rappresentato dai generi , e , le cui specie vengono comunemente denominate procavie o iraci. Si tratta di animali di taglia piccola, tozzi, con il collo corto e largo e le orecchie piccole. Somigliano molto ai Roditori, specie alle marmotte, sia per l'aspetto generale sia per il grande sviluppo dell'unico paio di incisivi superiori, curvati e a crescita continua. Il labbro superiore è diviso da un solco assai profondo e a ogni lato vi è un gruppo di sei vibrisse; altre vibrisse si trovano sulle guance e sopra gli occhi. La coda è corta, l'olfatto molto sviluppato; le zampe anteriori presentano quattro dita unite dalla pelle sino alle unghie, quelle posteriori solo tre delle quali le due esterne unite da una membrana. Vivono nei boschi e sulle rocce della regione etiopica sino alla Palestina. Gli Iracoidei hanno avuto un ruolo importante in Africa durante il Terziario, con i generi Saghatherium e Megalohyrax che nell'Oligocene dell'Egitto hanno raggiunto sviluppo e dimensioni notevoli (oltre 1 m di lunghezza). Rappresentanti di questo ordine sono stati rinvenuti anche in Grecia e in Asia.

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