Ittiostègidi

sm. pl. [da ittio-+greco stégos, tetto, coperchio]. Ordine (Ichthyostegalia) di Anfibi Labirintodonti vissuto nel Devoniano superiore della Groenlandia. Sono gli anfibi più primitivi che si conoscano e presentano caratteri tipici dei Pesci Crossotterigi da cui discendono. Lunghi ca. 1 m, avevano cranio con narici ravvicinate e mandibole con denti labirintici; arti robusti con parte terminale corta a cinque dita, coda con pinna mediana sostenuta da raggi; zona ventrale ricoperta da scaglie. Sono considerati l'anello di passaggio dai Pesci agli Anfibi e a essi si deve la conquista della terraferma da parte dei Vertebrati. A tal fine, dal punto di vista scheletrico, uno dei tratti salienti degli Ittiostegidi è la modificazione di una pinna di tipo ripidista in un arto vero e proprio in cui sirealizzano la torsione dell'omero, l'articolazione omero-scapolare perpendicolare all'asse del corpo, l'acquisizione del gomito e quella delle dita. Comprende tre famiglie: Elpistostegidee, Ittiostegidee e Otocratiidee, quest'ultima comprendente una forma europea. Tra gli Ittiostegidi i ritrovamenti più famosi e completi si riferiscono ai generi Acanthostega, Ichthyostega e Ichthyostegopsis.

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