Ittiottèrigi

sm. pl. [da ittio-+greco ptérhyx-ygos, ala]. Sottoclasse (Ichthyopterigiae) di Rettili vissuti dal Triassico al Cretaceo, carnivori e adattati alla vita marina. Nel Triassico medio gli Ittiotterigi mostrano uno stadio già evoluto per cui si pensa che siano comparsi parecchio tempo prima. Il genere più rappresentativo è Mixosaurus, rinvenuto in Europa, India e America Settentrionale. Caratteri principali dei primi Ittiotterigi sono il corpo allungato (ca. 1 m), testa globulosa fornita di lungo rostro, occhi di medie dimensioni; colonna vertebrale quasi rettilinea dalla testa alla coda; due pinne, una caudale e una dorsale; gli arti trasformati in organi natatori. In Europa i due più famosi giacimenti a Mixosaurus sono quelli lombardi di Monte San Giorgio e di Besano. Le forme di Ittiotterigi del Lias provengono da Groenlandia, America Meridionale, Gran Bretagna, Germania e Francia. Il genere più rappresentativo è Ichthyosaurus, dagli arti anteriori molto più sviluppati dei posteriori, pinna caudale eterocerca. La sua pelle, conservatasi intatta in alcuni esemplari di Holzmaden (Germania), si presenta di colore nerastro sul dorso, chiaro nel ventre. Il cranio, che nelle forme triassiche era di ridotte dimensioni, diviene nelle liassiche più grande; l'orbita ha dimensioni medie ed è ovale; il rostro è molto allungato. Nel Giurassico medio e superiore appaiono nuovi generi di Ittiotterigi, tra cui Nannopterygius e Macropterygius, diffusi in Europa e nell'America Meridionale. Le caratteristiche non differiscono molto dalle forme liassiche; si nota tuttavia un cranio con grandi orbite, denti di dimensioni ridotte, arti posteriori molto piccoli, coda più robusta. Nel Cretaceo gli Ittiotterigi sono molto rari e di essi sono stati rinvenuti solo frammenti di vertebre e del cranio; i generi più caratteristici sono Myobradypterygius (Neocomiano d'Argentina), Platypterygius (Cretaceo inferiore d'Europa) e Myopterygius (Cretaceo inferiore e superiore d'Europa, Australia, India, America Settentrionale e Meridionale); hanno cranio voluminoso, tronco lungo, coda corta; gli organi natatori assumono dimensioni notevoli. Il totale adattamento degli Ittiotterigi alla vita marina pone il problema della loro riproduzione. Benché i rettili siano, in generale, ovipari, alcuni serpenti marini attuali,che non vengono mai in contatto con la terraferma, sono ovovivipari, cioè trattengono le uova all'interno del corpo materno fino al completo sviluppo dei piccoli. Sulla base di alcuni scheletri fossili impressi in lastre di limo calcareo estremamente sottili, che mostrano la presenza di scheletri di piccoli ittiosauri all'interno del corpo dell'adulto, si ritiene che anche gli Ittiotterigi fossero ovovivipari. Pur sembrando questa l'interpretazione più accettata del fossile, non mancano alcuni autori che propendono maggiormente per l'idea di piccoli ittiosauri mangiati dall'adulto.

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