Ivrèa, marca d'-

contea di confine istituita in età carolingia (sec. IX) per difendere il Regno italico dai regni di Borgogna e di Provenza. La marca in origine comprendeva il Piemonte, la Liguria e parte della Lombardia. Tra l'888 e l'891 venne affidata da Guido di Spoleto ad Anscario, dal quale discesero gli Anscaridi che ne mantennero il possesso a lungo. Nella riorganizzazione delle marche fatta da Berengario II, la marca d'Ivrea fu ridotta all'incirca nel 950. Alla morte del marchese Corrado Conone, terzogenito di Berengario II (anch'egli marchese di Ivrea, prima di divenire re d'Italia), in mancanza di eredi la marca d'Ivrea passò al cugino Arduino, che poi cinse la corona d'Italia (1002). Questi nel tentativo di rafforzare il potere dei marchesi, sminuito a vantaggio dei vescovi, venne in urto col vescovo Varmondo. Combatté anche contro gli imperatori Ottone III ed Enrico II. Presa dal marchese di Torino Olderico Manfredi, che la unì a quella di Torino, passò quindi alla contessa Adelaide. Le frequentissime lotte tra potere laico ed ecclesiastico, alle quali in un secondo tempo partecipò una nuova forza, quella comunale, causarono lo sfaldamento della marca e l'alternarsi della signoria di varie famiglie feudali, finché nel sec. XIV prevalsero i Savoia, che la incorporarono nel proprio Stato.

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