Jagić, Vatroslav

slavista e filologo croato (Varaždin 1838-Vienna 1923). Professore universitario prima a Odessa, poi a Berlino e a Vienna, è considerato, dopo Dobrovský e Miklošič, uno dei fondatori della slavistica. A Vienna diede vita a un seminario di filologia slava, che divenne il principale centro di studi slavistici, e a un'importante rivista, Archiv für slavische Philologie (1875-1920). Accuratissimo editore di antichi testi croati, dei Vangeli glagolitici (Codex Zographensis, 1879; Codex Marianus, 1883), dei frammenti di Vangeli di Kiev e di Vienna (1890), del Psalterium Bononiense (1907) e di numerosi altri, si dedicò anche allo studio complessivo degli antichi documenti letterari e in numerosi saggi ne analizzò la lingua, l'origine e i rapporti. Numerosi e tuttora validi sono i suoi scritti e saggi dedicati alla letteratura croata, di cui pubblicò (1867) anche una storia. Tra i suoi lavori spiccano: Storia della lingua paleoslava (1900 e 1913), Storia di filologia slava (1910) e Grafia degli Slavi (1911). Per l'Accademia di Pietroburgo progettò l'Enciclopedia di filologia slava, della quale scrisse i primi volumi.

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