Jommèlli, Niccolò

compositore italiano (Aversa 1714-Napoli 1774). Formatosi a Napoli, dove fu rappresentata la sua prima opera (L'errore amoroso) nel 1737, ebbe successi anche a Roma (Ricimiero, 1740; Astianatte, 1741), a Bologna (Ezio, 1741) e a Venezia (Merope, 1741). La fama raggiunta gli valse la nomina a direttore (1743-47) del Conservatorio degli Incurabili a Venezia. Nel 1749 fu a Vienna, quindi a Roma finché, nel 1753, fu assunto stabilmente al servizio del duca Carlo Eugenio di Württemberg a Stoccarda, dove rimase fino al 1769 svolgendo un'intensa attività di compositore e direttore. Il periodo di Stoccarda segnò la fase della compiuta maturità di Jommelli, con una visione dell'opera seria che si discostava da quella tradizionale, alla ricerca di una rinnovata dignità strumentale, di una più intensa drammaticità, di una più acuta ricerca psicologica. Questi elementi di rinnovamento fanno della vasta produzione di Jommelli una delle più significative del suo tempo. Essa comprende musica sacra (tra cui il Miserere del 1774), musica da camera e, tra le opere, La Didone abbandonata (Roma 1746, III versione Stoccarda 1763), Armida abbandonata (1750 e 1770), Fetonte (1753 e 1768), L'Olimpiade (1761), La clemenza di Tito (1765 e 1771), Ifigenia in Tauride (1771), Il trionfo di Clelia (1774).

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