Generalità

Stato federato (38.863 km²; 30.555.000 ab. nel 1994; capitale Trivandrum) dell'India, nel settore sudoccidentale del Deccan; si affaccia con una lunga fascia costiera al Mar Arabico a W e confina con gli Stati di Karnataka a N e di Tamil Nadu a E. Costituito nel 1956 unendo il territorio dello Stato di Travancore-Cochin con la regione litoranea del Malabar, è amministrativamente diviso in 14 distretti; lingua principale è il malayalam, religione prevalente l'induista, con forti minoranze musulmane e cristiane. Morfologicamente il Kerala si può dividere in tre regioni, strette e allungate parallelamente alla costa. A E si innalzano i Ghati Occidentali (monte Anai Mudi, 2695 m), ricoperti da un fitto manto forestale; da questi rilievi si passa gradualmente a una zona di basse colline cui succede infine a W la cimosa costiera pianeggiante, di origine alluvionale e a tratti paludosa.

Economia

Risorse economiche degli abitanti sono l'agricoltura (noci di cocco, riso, cotone, semi oleosi, pepe, canna da zucchero, caffè, tè, cardamomo), l'allevamento, la pesca, lo sfruttamento forestale (legname, caucciù) e del sottosuolo (ilmenite, rutilo, monazite, ecc.); le industrie sono particolarmente attive nei settori alimentare, tessile, elettrotecnico, chimico, della gomma, delle ceramiche, del cemento e della raffinazione del petrolio (Cochin). Città principali, oltre alla capitale, sono Calicut (Kozhikode), Alleppey, Cochin, ErnakulamMattancheri.

Storia

Rimasto sempre separato dal resto dell'India per la sua posizione geografica, intrattenne fin dall'antichità (sec. II a. C.) fiorenti commerci con l'Occidente, Roma compresa. Vi si insediarono colonie arabe, ebraiche e cristiane. Dominato da dinastie meridionali – Parumal, Cera, Pāndya, Cola –, subì le prime interferenze dal nord da parte dei Tughlaq (1325-51), cadendo successivamente sotto l'area di influenza di Vijayanagar, dei Bāhmanī e di Bijapur. Nel sec. XVIII, quando già sia nel Cochin sia nel Travancorecioè i due principali Stati oggi inclusi nel Kerala, si trovavano forti e potenti insediamenti commerciali portoghesi e olandesi, il Kerala era sotto il controllo di Haidar Alī del Maisur e di suo figlio Tippoo Sahib e infine passò alla Compagnia inglese delle Indie Orientali. Divenuto uno degli Stati dell'India indipendente, creato sulla base linguistica, il Kerala costituisce uno dei pochi esempi di governo comunista giunto al potere in seguito alle elezioni.

Arte

Alla fioritura dell'arte dravidica del Kerala contribuirono i vari stili sviluppatisi nell'ambito della cultura artistica prodotta dalle dinastie Pallava, Pāndya, Cola, Vijayanagar. L'architettura nel Kerala è caratterizzata, oltre che da quella rupestre (templi di Kavivar presso Tiruvallara e di Vilinjam presso Trivandrum), da quella lignea, a pianta circolare e rettangolare con coperture a piani sovrapposti in ordine decrescente. La scultura Pallava è rappresentata nelle sue diverse fasi nelle grotte di Tiruciripalli e di Kilmavilangai, nell'architettura scolpita dei ratha di Mahabalipuram; nei ritratti della grotta di Varāha, fino agli esiti di più elegante descrizione formale del tempio di Vaikuntaperumāl e di quelli di Airavatesvara, di Muktesvara e di Matangesvara (Kanchipuram). Tra le più importanti realizzazioni plastiche Pāndya sono i rilievi del tempio di Kalugumalai e l'immagine di Śiva in due pannelli di Tiruparankuram. Alla tarda arte del Kerala appartengono le sculture rupestri del giainismo a Citaral (Travancore) e le bronzee immagini di Viṣṇu di Ambalappula (Museo di Trivandrum). Un esempio di equilibrio e perfezione plastica è offerto dall'arte Cola (sec. XI) nei capolavori dei templi di Brhadisvara e di Gangaikondacolapuram. Nell'arte di Vijayanagar gli ideali dell'arte dell'India del sud si concretano in una perfetta espressione di sintesi (templi di Mallikarjuna a Srigandam, con sculture dei sec. XIV-XV). La scultura tarda del Kerala elabora uno stile tendente a effetti pittoreschi accostabile, anche per lo spiccato senso decorativo, a quello Hoysala. L'interesse per la pittura nel Kerala è stato sollecitato dagli studiosi nei primi decenni del sec. XX, sull'indicazione di alcune opere di rilievo: dalle pitture murali di complessi rupestri a Sittannavāsal e Pudukkottai, agli esempi nel Kailāsanātha di Kanchipuram, alla pittura Pāndya nei famosi frammenti della grotta di Tirunandikkara. La pittura Cola meglio rappresentata è nel tempio di Brhadisvara a Tanjo mentre quella tarda di Vijayanagar è documentata in alcuni templi di Madura e altrove.

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