Kručënych, Aleksej Eliseevič

poeta russo (Olevka 1886-1968). Teorico del cubo-futurismo, è iniziatore (con V. V. Chlebnikov e Kamenskij) del cosiddetto “Zaum” (linguaggio poetico transmentale), basato su effetti onomatopeici, segni linguistici, vocaboli nuovi o frammenti di vocaboli indipendenti da ogni significato. È autore di libri di versi di difficile comprensione (Giuoco all'inferno, 1912; Rose ingrassate, 1918; Un affamato, 1922; Zudesnyk. Zudesnye zudesa, 1922; Quattro romanzi fonici, 1927; Il cinema parlante, 1928), di saggi (Movimentazione della poesia russa, 1923; Fonetica del teatro, 1925; 15 anni di futurismo russo, 1928) e di scritti su Esenin (1926).

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