Generalità

Vasta oasi della Cina, nella regione autonoma del Sinkiang Uighur (Regione del NW), al margine meridionale del rilievo del Tienshan. Agricoltura, allevamento, bachicoltura. Industrie tessili del cotone e della seta.

Storia

Nell'oasi di Kuqa si sviluppò l'antica omonima città-Stato posta lungo il tracciato nord della Via della Seta che si dipartiva da Kashgar e raccordava le grandi città sviluppatesi accanto alle oasi più importanti. Per la sua posizione strategica rivestì nel passato enorme importanza economica e commerciale. Nel sec. III Kuqa, abitata da popolazioni indeuropee, si riconosceva tributaria per opportunità commerciale delle dinastie della Cina settentrionale che in realtà non esercitavano alcun effettivo dominio sulla zona; nel 448 subì incursioni da parte dei T'o-pa. Dopo un periodo di dominio da parte della dinastia Swarna (sanscrito Suvarṇa, oro) nel 648 Kuqa fu conquistata dai cinesi guidati dal generale turco A-shih-na Shêêrh, al servizio dell'imperatore T'aitsung e posta sotto amministrazione provinciale cinese.

Arte

Importante sede di cultura e di arte buddhistica, il complesso di Kuqa annovera numerosi centri (Qumtura, Qyzil, Duldur-Āqur, Subāshi, Qum-Arïq, Ačig-Iläk, Sim-sim) con documentazione di santuari rupestri e di architettura costruita (sec. IV-VIII), da cui provengono preziose testimonianze di pittura murale e anche di scultura. L'arte fiorita a Kuqa reca i segni di componenti estetiche diverse (confluite soprattutto attraverso le zone di tramite di Tumšuq e di Qarašahr) nell'incontro dell'arte greco-buddhistica, indiana Gupta, iranica, oltre alle influenze di quella cinese e alle esperienze di Bamiyan e ai fecondi impulsi di tradizioni artistiche locali.

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