Kurokawa, Kisho

architetto giapponese (Nagoya, Aichi 1934 - Tokyo 2007). Figura chiave all'interno del gruppo giapponese “Metabolism”, soprattutto per il suo apporto teorico. Formatosi alle università di Kyōto e di Tōkyō, dopo aver lavorato per Kenzō Tange, aprì un proprio studio nel 1961. Attento ai problemi della prefabbricazione e alle potenzialità offerte dalla più avanzata tecnologia, realizzò nel 1964 gli stabilimenti per la Nitto-Sukushin Company a Sagae, nel 1970 padiglione per l'Expò di Ōsaka. Emblematiche della sua ricerca rimangono le torri di Tōkyō (1972) e di Ōsaka (1976), mentre le realizzazioni precedenti di Yokohama (1964-65) e di Yamagata (1966-67) rivelano un legame con la tradizione architettonica giapponese. Fra i più importanti progetti realizzati ricordiamo: l'edificio che ospita la sede della Croce Rossa giapponese a Tōkyō (1977), il Museo Etnologico Nazionale a Ōsaka (1977), il Teatro Nazionale Bunraku a Ōsaka (1983), il Wacoal Kojimachi Building a Tōkyō (1984), il Museo Civico d'Arte di Nagoya (1987), il Museo Civico d'Arte Contemporanea di Hiroshima (1988), il Centro nippo-tedesco di Berlino (1988), il complesso polifunzionale Melbourne Central a Melbourne (1991), il Museo Civico di Fotografia di Nara (1992), l'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur (1992), la Pacific Tower nel quartiere parigino de La Défense (1992), il centro commerciale di Lane Crawford Place a Singapore (1994), il Museo d'Arte Moderna e il Museo della Prefettura di Wakayama (1994), l'aeroporto internazionale di Astana (Astana, Kazakhstan 2000-2003) e il National Art Center a Tōkyō (Roppongi, Tokyo, 2000-2005). Molte di queste opere hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, sia in Giappone sia all'estero, e Kurokawa è stato anche nominato membro onorario dell'American Institute of Architects e del Royal Institute of British Architects. Una raccolta di disegni da lui eseguiti negli anni Sessanta è inoltre entrata a far parte della collezione permanente del Museo d'Arte Moderna di New York. Kurokawa ha scritto numerosi saggi, il più importante dei quali è Philosophy of Symbiosis (1987; Filosofia della simbiosi), che è stato internazionalmente riconosciuto come uno dei più importanti contributi alla speculazione filosofica sulla natura dell'architettura contemporanea e sulla sua interazione con gli assetti sociali ed economici nei quali essa si inserisce.

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