Kyōto, protocollo di-

documento redatto e approvato nel corso della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici (United Nation Framework Convention on Climate Change) tenutasi in Giappone nel 1997. Nel protocollo sono indicati per i Paesi dell'Annesso I (paesi industrializzati) e per quelli a economia in transizione (paesi dell'Est europeo) gli impegni di riduzione e di limitazione quantificata delle emissioni di gas serra (anidride carbonica, gas metano, protossido di azoto, esafloruro di zolfo, idrofluorocarburi e perfluorocarburi). Con più precisione le parti dovranno, individualmente o congiuntamente, assicurare che le emissioni antropogeniche globali siano ridotte di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990 nel periodo di adempimento 2008-2012. Per il raggiungimento di questi obiettivi, i Paesi possono servirsi di diversi strumenti che intervengono sui livelli di emissioni di gas a livello locale-nazionale oppure transnazionale. Con la firma di oltre cento paesi e quella del 2004 da parte della Russia, il protocollo è entrato in vigore, nonostante il dissenso espresso dagli Stati Uniti. Nel dicembre 2005 si è svolta a Montreal la Conferenza mondiale sul clima, che ha rafforzato gli impegni dell'accordo di Kyōto, estendendolo dopo la sua scadenza, e ha ottenuto da Stati Uniti, Cina e India non l'adesione, ma l'impegno a collaborare per studiare soluzioni che permettano di ridurre le emissioni di gas serra.

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