L'Àquila (provincia)

Indice

provincia dell'Abruzzo, 5035 km², 307.643 ab. (stima 2007), 44 ab./km², capoluogo: L'Aquila. Comuni: 108. Sigla: AQ.

Generalità

Priva di sbocco al mare, è la più estesa della regione, ma la meno densamente abitata, e occupa tutto l'Abruzzo occidentale. Confina con le province di Rieti, Roma, Frosinone, Teramo, Pescara, Chieti e Isernia.

Territorio

Il suo territorio è interamente montuoso, comprendendo parte dei massicci più elevati dell'Appennino Centrale: i versanti sudoccidentali del Gran Sasso d'Italia e della Maiella, e quelli nordorientali dei monti Simbruini e della Meta. Fanno parte della provincia anche il bacino dell'Aterno, la conca del Fucino e i bacini superiori dei fiumi Salto, Liri e Sangro. La provincia si pone a cavallo dello spartiacque appenninico; infatti, l'Aterno, che la attraversa in direzione SE, passando per L'Aquila, e il Sangro, che ne percorre l'estremità meridionale, sfociano nell'Adriatico, mentre il Liri e, attraverso il Velino, il Salto e il Turano si dirigono al mar Tirreno. Numerosi i laghi, tra i quali quello naturale di Scanno, nel cuore della Marsica, e il lago di Campotosto, un bacino artificiale posto a più di 1300 m s.m. Molto esteso è il territorio provinciale sottoposto a tutela grazie ai parchi nazionali d'Abruzzo, Lazio e Molise, del Gran Sasso e Monti della Laga, e della Maiella, dei quali parti ricadono nella provincia, e a varie riserve naturali e aree protette, tra cui il Parco Regionale Sirente-Velino. Le condizioni climatiche rispecchiano la varietà morfologica del territorio: in alta montagna la temperatura è più rigida, con estati fresche e piovose e inverni molto freddi accompagnati da precipitazioni nevose, mentre nelle conche agli inverni, comunque rigidi, si alternano estati calde e talora afose, e autunni in cui si concentra la maggiore intensità di precipitazioni; queste, modeste nelle conche intermontane e sui versanti più bassi dei rilievi (700 mm annui), sono più copiose ad alte quote, dove raggiungono i 1400 mm. La rete insediativa è caratterizzata da una fitta maglia di piccoli centri abitati, gravitanti sui tre maggiori poli della provincia (l'Aquila, a N; Avezzano, al centro; Sulmona, a S), che, in corrispondenza di altrettante conche intramontane, hanno favorito la formazione delle aree più urbanizzate ed economicamente dinamiche del territorio. Nella conca aquilana, dove sorge appunto il capoluogo, si dispongono molteplici centri minori, come Montereale e Scoppito. Convergono su Avezzano i comuni della conca del Fucino, tra cui i principali sono Celano, Pescina, Trasacco e Capistrello. Gravitano su Sulmona, invece, i centri dell'omonima conca, come Pratola Peligna e Raiano. Nell'alta valle del Salto, invece, si trova Tagliacozzo e, sulle pendici dei monti Carseolani, Carsoli. Il territorio provinciale incassato nel centro degli Appennini ha tratto vantaggio dall'ampliamento delle vie di comunicazione, che soprattutto dagli anni Settanta del Novecento lo hanno meglio inserito nella rete dei traffici nazionali. Spina dorsale dell'asse viario provinciale è l'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo, che taglia trasversalmente la penisola. Da questa si dirama la A25, Torano-Pescara, che permette collegamenti rapidi tra L'Aquila, Avezzano e Sulmona. Collega il capoluogo con Rieti e con Isernia, passando per Sulmona, la SS 17.

Economia

L'agricoltura costituisce la principale risorsa economica provinciale: si producono cereali, patate, frutta, uva da vino, olive, barbabietole, zafferano, coltura tipica dell'Aquilano, e foraggi, che alimentano il settore zootecnico, legato a numerose aziende lattiero-casearie. L'industria, sviluppata nei tre poli di L'Aquila, Avezzano e Sulmona, è attiva soprattutto nei settori chimico, elettronico, alimentare (soprattutto dolciario a Sulmona, famosa per i confetti), dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno, derivato dallo sfruttamento forestale. Le attività del terziario sono legate soprattutto al capoluogo, che unisce alle funzioni amministrative anche quelle di sede universitaria. Il movimento turistico è assai intenso nei centri del piano di Cinquemiglia (Roccaraso, Scanno, Pescocostanzo), ma soprattutto nel periodo invernale sulle piste da sci di Campo Felice, del Gran Sasso (Campo Imperatore, Campotosto, Castel del Monte) e della Maiella (Campo di Giove). Un'attività che dagli ultimi anni del sec. XX non ha conosciuto rallentamenti è quella edilizia, legata in particolar modo al turismo residenziale.

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