Làconi

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comune in provincia di Oristano (54 km), 550 m s.m., 124,87 km², 2302 ab. (laconesi), patrono: sant’ Ambrogio (7 dicembre) e sant’ Ignazio di Laconi (11 maggio).

Centro del Sarcidano, posto alla destra del rio Flumini; è compreso nel Parco Geominerario della Sardegna. Sorto in un territorio ricco di testimonianze preistoriche e nuragiche, nel Medioevo fu capoluogo della curatoria di Parte Valenza, nell'ambito del Giudicato d'Arborea (sec. XI-XV). Dopo la conquista aragonese (1409) fu concesso in feudo a Giovanni de Sena, visconte di Sanluri; sotto il dominio spagnolo appartenne agli Enriquez e ai Castelvì, per i quali, nel 1559, fu eretto a contea. Nel 1603 divenne il centro di un vasto marchesato che fu concesso agli Aymerich (1723), i quali lo tennero fino all'abolizione dei feudi (1839).§ A monte del paese sorge il neoclassico palazzo Aymerich e, poco oltre, si apre un vasto parco dominato dai resti del castello Aymerich, con una torre (sec. XI) e altre strutture dei sec. XV-XVII. La parrocchiale di Sant'Ambrogio e Sant'Ignazio di Laconi, edificata nel Cinquecento in stile gotico-aragonese, conserva della primitiva costruzione l'alto campanile; annesso all'edificio è il Museo Parrocchiale di Sant'Ignazio (1701-1781), nativo del luogo. Nel Palazzo Comunale è stato allestito il Museo delle Statue-Menhir, dove sono esposti numerosi reperti preistorici, tra cui giganteschi monoliti antropomorfi, rinvenuti nella zona, che documentano lo sviluppo della statuaria sarda.§ L'economia si basa sull'agricoltura, che produce cereali e ortaggi, sull'allevamento bovino, ovino e caprino e sull'industria, attiva nei settori alimentare (formaggi, prodotti da forno e conserve), meccanico e dei materiali da costruzione. Si pratica ancora oggi la tradizionale attività di estrazione di argilla e caolino. Laconi è zona di turismo escursionistico e naturalistico.

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