Lòdi (provincia)

Indice

provincia della Lombardia, 782 km², 219.670 ab. (stima 2007), 271 ab./km², capoluogo: Lodi. Comuni: 61. Sigla: LO.

Generalità

La provincia di Lodi è stata istituita, in base alla legge di riforma delle autonomie locali (n. 142, giugno 1990) nel 1992. Deriva il suo territorio dalla propaggine meridionale della provincia di Milano (61 comuni), che costituiva il comprensorio di Lodi, con l'eccezione del comune di San Colombano al Lambro, rimasto alla provincia di Milano. Si estende nella bassa pianura lombarda ed è limitata dalle province di Pavia, Milano, Cremona e Piacenza.

Territorio

Il territorio presenta una morfologia piatta (tipica della pianura di origine alluvionale), ma non del tutto uniforme per le incisioni e i terrazzamenti aperti dall'erosione fluviale. Oltre al Po, che segna il confine meridionale della provincia, i principali corsi d'acqua, suoi tributari di sinistra, sono il Lambro e l'Adda; tra questi due fiumi un denso reticolo di rogge e colatori favorisce i più progrediti metodi di sfruttamento colturale del suolo. Ai fiumi Adda e Lambro, all'erosione delle sponde e alle piene autunnali è legato il rischio alluvionale, che interessa molti centri lungo il loro percorso. Unico parco della provincia è il Parco Adda Sud, con la Riserva Regionale Adda Morta, che tutela ciò che resta di un vecchio ramo abbandonato dal fiume e trasformatosi lentamente in una palude. Il clima ha caratteri spiccatamente continentali, con estati molto calde, inverni freddi e precipitazioni moderate. Il territorio pianeggiante e la vicinanza di grandi corsi d'acqua concorrono al tipico fenomeno delle nebbie nei mesi autunnali e invernali, che non raramente si prolungano anche durante la bella stagione. La crescita della popolazione si presenta in linea con la media regionale e il saldo naturale è decisamente negativo. Moderato in senso assoluto, ma significativo in percentuale, è il tasso di immigrazione dall'estero. Il capoluogo accoglie circa un quinto della popolazione provinciale, che per il resto risulta distribuita in centri di modeste dimensioni o in minuscoli agglomerati. Questa localizzazione deriva dall'evidente passato agricolo della fascia padana del Lodigiano; territorio da sempre dominato dal tipico insediamento abitativo delle cascine lombarde, intorno alle quali, nei decenni, si sono costituiti numerosi nuclei residenziali. Le uniche città di medie dimensioni della provincia sono Codogno, Casalpusterlengo e Sant'Angelo Lodigiano, importanti centri agricoli lungo la principale via di comunicazione della provincia, la A1, fondamentale arteria del Paese, in direzione NS, per il transito di persone e di merci, insieme alla ferrovia Milano-Bologna.

Economia

L'economia provinciale, nonostante l'espansione delle attività manifatturiere, ha conservato la sua tradizionale impronta agricola: l'indirizzo produttivo è fondato sull'allevamento bovino, che alimenta una notevole produzione lattiero-casearia (grana, taleggio quartirolo ecc.); una sempre maggiore espansione ha la coltura del mais, impiegato come foraggio e affiancato da erbaiintercalari, quali colza e ravizzone. Anche la risicoltura ha registrato, alla fine del sec. XX, un consistente aumento. L'industria è sviluppata in prevalenza nei settori metalmeccanico, chimico-farmaceutico, alimentare e dei materiali da costruzione ed è localizzata nei centri principali, tuttavia non organizzati in distretti produttivi paragonabili alle realtà industriali di maggiori dimensioni della regione.

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