La Tour, Georges de-

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pittore francese (Vic sur Seille 1593-Lunéville 1652). Data la sua complessa personalità e le scarse notizie biografiche è molto difficile ricostruirne il percorso stilistico. Si formò probabilmente alla scuola del manierista Bellange, attivo alla corte di Lorena, ma determinante per la sua educazione artistica fu certamente l'influsso del Caravaggio, avvenuto per alcuni attraverso la mediazione dei nordici, per altri in diretto contatto con l'opera del maestro. L'ipotetico viaggio in Italia sarebbe avvenuto all'inizio del secondo decennio del Seicento e lo confermerebbero anche le evidenti influenze di artisti come Ter Brugghen, Honthorst, Saraceni, Gentileschi, impegnati a Roma in quel periodo. È certa la sua presenza dal 1620 a Lunéville, dove ebbe un'attiva bottega. Nelle opere giovanili a luce diurna, la resa attenta e precisa dei particolari rivela una componente naturalistica cui non è estranea l'adesione ai modi caravaggeschi (Il baro, Parigi, Louvre; Pagamento dei debiti, Leopoli, Pinacoteca). Nelle opere successive dell'artista si avverte l'esigenza di una maggiore essenzialità e semplificazione di volumi, evidente so prattutto nei notturni a lume di candela (Maddalena penitente, Parigi, Louvre; La serva con la pulce, Nancy, Musée Historique Lorrain), dove le figure emergono dallo spazio attraverso un'intensa luce che ne rivela i tratti in un'atmosfera surreale e al tempo stesso di calda intimità. Nelle opere più tarde (San Sebastiano curato dalle pie donne, Berlino, Staatliche Museen), la sua indagine tende ormai alla geometrizzazione dello spazio e alla definizione di forme impeccabili verso una dimensione astratta e atemporale.

Bibliografia

L. T. Pariset, Georges de La Tour, Parigi, 1948; P. Rosemberg, P. Thuillier, Georges de La Tour, Parigi, 1972; P. Rosenberg, Fr. Macé de l'Epinay, Georges de La Tour. Vie et œuvres, Parigi 1973.

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