Lamettrie o La Mettrie, Julien Offroy de-

filosofo francese (Saint-Malo 1709-Berlino 1751). Laureatosi in medicina, esercitò la sua professione in un reggimento. Durante una malattia, osservò che l'indebolimento delle sue attività psichiche faceva seguito al deperimento del suo organismo; ne dedusse che il pensiero è un prodotto dell'organismo corporeo e sostenne la sua tesi nell'Histoire naturelle de l'âme (1745), seguita nel 1748 da L'homme plante che suscitò aspre critiche, mentre il suo autore doveva riparare a Berlino. Lamettrie estese all'uomo la concezione meccanicistica del mondo naturale che era stata introdotta da Cartesio, affermando che tutti i fenomeni psichici possono essere spiegati in maniera adeguata in base alle proprietà e alle leggi della sostanza materiale estesa: anche l'uomo, quindi, è una macchina nel senso di Cartesio (L'homme machine, 1748). Del resto, se l'anima è forma del corpo, essa è inseparabile dal corpo e inconcepibile separatamente da esso: perciò è corretto dire che essa s'identifica col corpo. Intendendo fondare materialisticamente un'etica non egoistica, Lamettrie sostenne che l'educazione agisce come un processo di condizionamento, che fa sì che la macchina-uomo “funzioni” nel modo più utile per la comunità (Anti-Sénèque, 1750).

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