Lampedusa e Linósa

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comune del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (231 km), 16 m s.m., 25,48 km², 6373 ab. (lampedusani e linosani), patrono: Madonna di Porto Salvo (22 settembre).

Centro insulare del canale di Sicilia, comprendente le quattro isole (Lampedusa, Linosa, Lampione e dei Conigli) che costituiscono l'arcipelago delle Pelagie; sede comunale è Lampedusa. L'arcipelago è più vicino alle coste africane che a quelle siciliane. Il nome Lampedusa è di derivazione greco-bizantina (Lopadusa, ovvero “ricca di molluschi”). Nel corso dei secoli vi si avvicendarono Fenici, Greci, Romani e Arabi. Spopolatasi a seguito delle scorribande dei Saraceni, grazie a Ferdinando II di Borbone venne nuovamente abitata nel 1847; appartenne a lungo alla famiglia dei Lampedusa. Linosa, il cui nome deriva dal greco Aethusa (nome di una ninfa amata da Apollo), fu abitata dai Romani e successivamente da popolazioni arabe. Fino al 1940 le due isole furono impiegate come colonie penali. § Fra i principali monumenti vi sono il santuario della Madonna di Lampedusa, il monumento al pescatore e l'obelisco, opera dell'artista contemporaneo Arnaldo Pomodoro. § La bellezza paesaggistica e lo splendido mare hanno fatto registrare un notevole incremento del turismo, favorito dai buoni collegamenti marittimi e aerei (sull'isola di Lampedusa è un piccolo aeroporto) e da una discreta ricettività alberghiera. Altra risorsa rilevante è la pesca, cui si affiancano industrie conserviere. § Parte dell'isola di Lampedusa è compresa nella riserva naturale, che si estende per circa 320 ettari, istituita per tutelare alcune specie vegetali e animali in via di estinzione. Tra queste ultime sono comprese le tartarughe marine, che ogni anno vanno a deporre le uova sulla spiaggia dell'isola dei Conigli. A Lampedusa fu girato il film Respiro (2001) di Emanuele Crialese.

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