Lanzo d'Intèlvi

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comune in provincia di Como (35 km), 907 m s.m., 10 km², 1304 ab. (lanzesi), patrono: san Siro (9 dicembre).

Centro della valle d'Intelvi, posto in prossimità del confine con la Svizzera, su un ampio altopiano cinto da boschi. Di antichissima origine, come attestano i reperti archeologici di epoca preistorica e romana, in età comunale fu conteso tra due famiglie comasche, i guelfi Vitani e i ghibellini Rusca, fino a quando Carlo V ne confermò a questi ultimi il possesso (1533). Cinquant'anni più tardi il feudo passò ai Marliani.§ Nella parte vecchia dell'abitato sorge la parrocchiale di San Siro, ristrutturata nel sec. XV e ampliata nel sec. XIX; degno di nota è un altare in marmo di Carlo Antonio Carloni (appartenente all'importante famiglia di pittori, un cui ramo, nativo di Scaria, fu attivo in tutta Europa), mentre sulle pareti e nel presbiterio vi sono tele del Settecento e affreschi del Cinquecento. Nella frazione di Scaria ha sede il Museo Diocesano di Arte Sacra, che custodisce una notevole collezione di statue, oggetti di culto, tele e affreschi provenienti dalle chiese della valle.§ Alle tradizionali attività silvo-pastorali e agricole si è ormai sostituito il turismo, soprattutto quello di villeggiatura estiva, grazie a una buona attrezzatura ricettiva, alla vicinanza con la Svizzera e alla posizione panoramica dei suoi dintorni (dal monte Sighignola, soprannominato “Balcone d'Italia”, si gode di una veduta che abbraccia il lago di Lugano, la pianura e le Alpisudoccidentali).§ L'ultimo sabato, domenica e lunedì di gennaio si svolge la festa dedicata alla Madonna di Loreto, con ben tre solenni processioni che attraversano il paese.

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