Luci d'invèrno

(Nattvardsgästerna), film svedese (1962) di Ingmar Bergman. È l'opera più densa della trilogia bergmaniana detta “del silenzio di Dio”, aperta da Come in uno specchio (1961) e chiusa da Il silenzio (1963). Il punto di massima rottura e di più angoscioso dubbio è qui registrato attraverso i lunghi primi piani dei personaggi e soprattutto del sacerdote celebrante in crisi, sullo sfondo di una natura gelida, assente e ostile. Il rigore stilistico dell'autore, che rinuncia a ogni metafora, simbolo o commento musicale, gli permette di rendere semplice ed eloquente il drammatico paradosso di un film “religioso fino all'ateismo” (R. Renzi).

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