Mèsse, Giovanni

maresciallo d'Italia (Mesagne, Brindisi, 1883-Roma 1968). Combatté in Libia (1911-12) e nella prima guerra mondiale, partecipò alla guerra italo-etiopica (1935-36) come generale di brigata, all'occupazione dell'Albania come vicecomandante della spedizione (1939) e alla campagna di Grecia (1940). Nel 1941 assunse il comando del Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) e lo lasciò l'anno seguente a causa di gravi dissensi coi Tedeschi e con lo stesso Mussolini. Inviato in Tunisia come generale d'armata (1943), resistette tenacemente all'offensiva anglo-americana, finché l'11 maggio dovette darsi prigioniero. La resa fu suggerita a Messe dallo stesso Mussolini che contemporaneamente lo nominò maresciallo d'Italia. Rimpatriato dopo l'armistizio, fu capo di Stato Maggiore generale dell'esercito del Sud sino al 1945. Senatore per la Democrazia Cristiana (1953), fu poi deputato monarchico (1961-63) e liberale (1963-68).

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