M (cinema)

(Il mostro di Düsseldorf). Film tedesco (1931) di Fritz Lang. M è la sigla di Mörder, cioè assassino, stampigliata in gesso sulla schiena del maniaco, violentatore e uccisore di bambine, al quale l'intera città di Düsseldorf, malavita compresa, sta dando la caccia. Processato dai delinquenti, che, alleatisi con i mendicanti per setacciare la città, arrivano per primi su di lui, l'"anormale" (interpretato dall'attore Peter Lorre) prorompe in un'autodifesa che finisce per coinvolgere, di fronte alla sua malattia, la malattia di una società e di una "giustizia". Il concetto fu reso più esplicito in un rifacimento dallo stesso titolo (M, 1951) diretto da J. Losey e collocato nell'America maccartista, ma artisticamente il modello di Lang era assai più robusto, nella sua fusione perfetta di realismo psicologico e di espressione ambientale.

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