Mafài, Màrio

pittore italiano (Roma 1902-1965). Con Antonietta Raphael (divenuta poi sua moglie), Scipione e altri diede vita, alla fine degli anni Venti del sec. XX, alla Scuola romana, tendenza espressionista della pittura italiana sorta con caratteri di opposizione al Novecento. La sua pittura si distingue però dall'asprezza polemica dell'amico Scipione per una traduzione della realtà di più commossa concezione, attraverso una resa espressiva di sottili tonalità cromatiche. Aggiornato e sensibile alle esigenze estetiche del suo tempo, Mafai passò dalle esperienze di costruzione plastica della forma (Nuda sdraiata, 1933, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) a quelle di ricerca tonale nella serie delle Demolizioni (1935), fino a quelle tipiche del momento neorealistico dell'arte italiana, per condurre poi la ricerca verso gli indirizzi dell'arte non figurativa.

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