Manzóni, Giàcomo

compositore e critico musicale italiano (Milano 1932). Diplomato in pianoforte e in composizione, laureato in lingue, ha insegnato composizione al conservatorio di Bologna ed è stato poi docente al conservatorio di Milano (dal 1975). La sua produzione si è orientata dall'impiego integrale della tecnica seriale, che caratterizzava le sue prime composizioni, verso più libere indagini e sperimentazioni sonore che lo collocano in posizione di risalto nel panorama della musica italiana contemporanea. Ha scritto lavori teatrali (La sentenza, 1960; Atomtod, 1965; Per Massimiliano Robespierre, 1975; Doctor Faustus, 1989), composizioni sinfoniche (Insiemi, 1967) e sinfonico-corali (Ombre, 1968; Parole da Beckett, 1971), elettroniche (Studio n. 3, 1964), da camera. È anche autore di saggi critici, in prevalenza sulla musica contemporanea, e ha tradotto gli scritti teorici di Schönberg e gran parte degli scritti musicali di Adorno.

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