Territorio

Regione (ca. 5000 km²) della Toscanameridionale e del Lazionordoccidentale, dai limiti territoriali poco precisi. Secondo la maggior parte degli studiosi, comprende l'ondulata fascia costiera tirrenica estesa tra la foce del fiume Cecina e i monti della Tolfa, presso Civitavecchia; all'interno, il territorio si insinua, lungo il medio corso del fiume Ombrone, fino alle pendici meridionali delle Colline Metallifere e quelle settentrionali del monte Amiata. Si suole dividere la regione in tre parti: a N, la Maremma Pisana, prevalentemente in provincia di Livorno; al centro, la Maremma Grossetana, cioè la Maremma propriamente detta, in cui si distingue ulteriormente la Maremma Senese; infine, a S, la Maremma Laziale o Romana. Il territorio, caratterizzato da clima mite di tipo mediterraneo, è attraversato dai fiumi Cecina, Cornia, Bruna, Ombrone, Albegna, Fiora e Marta. Il territorio fa parte del Parco Regionale della Maremma caratterizzato da zone umide, dune costiere, pinete e macchia mediterranea; ancora vi pascolano le famose vacche maremmane e vi si possono incontrare cavalli che costituiscono un elemento caratteristico di questo paesaggio. Fanno parte del parco i monti dell'Uccellina abitati da daini, caprioli e numerosi cinghiali. Alle aree naturali protette appartiene anche la riserva della laguna di Ponente di Orbetello con vegetazione e fauna tipicamente lagunari.

Popolazione ed economia

I centri principali sono Grosseto, il tradizionale capoluogo, e inoltre Cecina, Piombino, Follonica e Orbetello lungo la costa, Massa Marittima, Roccastrada e Tarquinia all'interno. La regione, percorsa dalla SS 1 (via Aurelia) e dalla parallela ferrovia, è oggi ampiamente coltivata e sede di un tradizionale allevamento bovino estensivo; non mancava in passato di risorse minerarie (mercurio, antimonio, piriti, ferro), ora – salvo le piriti – esaurite o non più sfruttate. Un discreto sviluppo ha il turismo, indirizzato sia ai centri balneari della costa sia a quelli storici, artistici e archeologici dell'interno.

Storia

Regione floridissima in età etrusca e romana, subì in età medievale un grave declino per l'impaludamento di estese aree e per la diffusione della malaria. L'opera di bonifica, intrapresa dai granduchi di Toscana, fu portata a compimento nel sec. XX. Con l'istituzione nel 1951 dell'Ente per la colonizzazione della Maremma, fu dato un impulso definitivo alla trasformazione agricola del territorio e alla riforma fondiaria, che portò all'esproprio del latifondo e a una ridistribuzione dei terreni.

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