Margùnio, Màssimo

umanista e teologo bizantino (Candia 1549-Venezia 1602). Studiò a Padova, dove fu copista, traduttore, poi editore di testi. Dopo la peste del 1576-77 si fece monaco in S. Caterina del Sinai, donde mantenne i contatti con l'ambiente veneto. Assillato dal problema della processione dello Spirito Santo (su cui scrisse due trattati), si recò a Costantinopoli per discutere col patriarca Geremia II. Ivi ricevé la nomina a vescovo di Cerigo: la Serenissima gli negò il placet (1585), ma gli assegnò un compenso per insegnare latino e greco a Venezia. Qui Margunio scrisse importanti opere: un Manuale in greco sulla processio (1587), un'Elucidatio sul De Trinitate di Sant'Agostino (1588). Infermo, trascorse gli ultimi dieci anni tra Padova, Venezia e Mussolente, impegnato in dispute teologiche, ma anche in attività editoriali, in opere edificanti e liturgiche e in composizioni poetiche.

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