Martini, Giovanni Battista o Giambattista

teorico musicale e compositore italiano (Bologna 1706-1784). Si formò e visse a Bologna, dove dal 1725 fu maestro di cappella in S. Francesco, e nel 1729 fu ordinato sacerdote. Noto come Padre Martini e concordemente riconosciuto come il maggior teorico musicale europeo del suo tempo, ebbe vasti interessi culturali, che abbracciavano anche fisica e matematica; tenne rapporti epistolari con numerose personalità, tra cui Gluck, Rameau, Metastasio, Tartini, Federico il Grande. Importantissimo l'epistolario e anche i manoscritti detti “Zibaldoni martiniani”, testimonianza della sua erudizione, che attendono ancora uno studio adeguato. Fra le opere teoriche e storiche che ne assicurarono l'autorità in campo internazionale figurano la Storia della musica (1757, 1770 e 1781, 3 vol.), che si arresta all'antichità; l'Esemplare, o sia Saggio fondamentale pratico di contrappunto (1774-75, 2 vol.), in cui Martini rivela profonda conoscenza della polifonia fiamminga e cinquecentesca, e Regole degli organisti per trattare il canto fermo (1756). Raccolse un'eccezionale biblioteca musicale (comprendente più di 17.000 volumi) che costituì il nucleo principale del liceo musicale (oggi Conservatorio G. B. Martini) di Bologna. Molto stimato come insegnante, ebbe tra gli allievi J. Ch. Bach, N. Jommelli, F. Bertoni, S. Mattei (suo erede) e diede affettuosi consigli a Mozart. Rilevante anche la sua opera di compositore: di musica sacra dal severo stile contrappuntistico, di oratori legati alla tradizione bolognese, di composizioni strumentali vicine allo stile galante e di 5 intermezzi comici.

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