Massimiano (imperatore)

(latino Marcus Aurelíus Valeríus Maximiānus), imperatore romano (Pannonia ca. 250-Marsiglia 310). Di modesta famiglia, pervenne agli alti gradi dell'esercito: Diocleziano se lo associò nell'impero prima nel 285 come Cesare, poi nel 286 come Augusto, attribuendogli l'Occidente con residenza a Treviri e il titolo di Herculius a indicare l'impegno di governo per la prosperità di tutti. Combatté sui confini, contro Alamanni, Burgundi, Franchi e in Gallia represse moti insurrezionali (bagaudae); perseguitò i cristiani. Dopo la creazione della tetrarchia, cedute a Costanzo Cloro la Britannia e la Gallia, passò a Milano e successivamente in Africa dove combatté i Mauretani insorti. Abdicò con Diocleziano nel 305, ritirandosi in Lucania donde però fu riportato al potere l'anno dopo dal figlio Massenzio, contro il quale tuttavia si alleò successivamente con il genero Costantino. In seguito Massimiano tramò contro quest'ultimo e, arrestato nei pressi di Marsiglia, si diede la morte (o forse fu ucciso).

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