Mater Matuta

arcaica dea romana, venerata anche in altre città latine (Preneste, Cora, Satrico, ecc.). Il nome proprio della dea era Mater, mentre Matuta era il predicato che indicava la sua natura “aurorale” (matutina), quasi una “madre” del giorno. Addette al suo culto erano le donne sposate (matronae) che avevano avuto un solo marito (univirae). A lei si rivolgevano per ottenere la protezione non dei propri figli, ma dei figli delle loro sorelle. Questa strana usanza è indicativa di una particolare relazione di parentela che, in quanto religiosamente rilevata e posta sotto la protezione di Mater Matuta, doveva essere importante per l'arcaica società romana dove la zia materna era distinta con il nome di matertera (quasi “seconda madre”) dalla zia paterna (detta amita). Il tempio di Mater Matuta sorgeva di fronte al Foro Boario. Mater Matuta venne identificata con la greca Leucotea.

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