Mayer, Carl

soggettista e sceneggiatore del cinema tedesco (Graz, Austria, 1894-Londra 1944). Personalità dominante degli anni Venti, prese parte sia al movimento espressionista (Il gabinetto del dottor Caligari, 1919), sia al Kammerspiel di cui fu l'anima (da La rotaia, 1921, e La notte di San Silvestro, 1923, di Lupu-Pick, a L'ultimo uomo, 1924, di F. W. Murnau). Per Murnau lavorò anche negli USA, non senza aver dato il proprio contributo alla “Nuova Oggettività” (Berlino, sinfonia d'una grande città, 1927). Coerente autore e sperimentatore, ebbe a suoi principi, senza formule paralizzanti, il tragico del quotidiano, l'imperio del destino sociale e la rinuncia alle didascalie in favore di un'azione lineare, semplice, chiusa in pochi ambienti scenografici, significata dagli oggetti quali materiali plastici, espressa da recitazione e illuminazione funzionali.

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