Memling o Memlinc, Hans

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pittore fiammingo (Seligenstadt ca. 1435-Bruges 1494). Iniziò la sua formazione a Colonia, quindi passò a Bruxelles quale allievo e collaboratore di Rogier van der Weyden, la cui influenza, unita a reminiscenze tardogotiche dell'ambiente renano, durò anche dopo il trasferimento a Bruges (1465) dove Memling in breve tempo divenne il pittore più importante. Artista fecondissimo, realizzò uno stile personale, sostenuto da un'eccezionale abilità tecnica, che costituisce quasi una summa della pittura fiamminga del tempo: alla plastica drammaticità di Rogier unì infatti la solenne sacralità di D. Bouts, alla spazialità classica di van Eyck i preziosismi di H. van der Goes. Fra le sue opere si ricordano la Passione di Cristo (ca. 1470, Torino, Galleria Sabauda), il Matrimonio mistico di S. Caterina (1475-79, Bruges, St. Janshospitaal), uno dei capolavori della pittura fiamminga del Quattrocento; Betsabea al bagno (ca. 1485, Stoccarda, Landesgalerie), la Madonna fra angeli (Washington, National Gallery). L'arte di Memling fu feconda di influssi per tutta l'area renana (Schongauer) e per la pittura fiorentina, specie attraverso i ritratti, minuziosi e sottilmente espressivi (Devoto a mani giunte, L'Aia, Mauritshuis; Collezionista di medaglie, Anversa, Musée Royal des Beaux-Arts).

Bibliografia

E. Panofsky, Early Netherlandisch Painting, Cambridge, 1953; J. Muls, Memling, de laat-gotische droom, Hasselt, 1960; L. van Puyvelde, La peinture flamande au siècle de Bosch et Brueghel, Parigi, 1962; P. Philippot, Pittura fiamminga e Rinascimento italiano, Torino, 1970.

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