Michétti, Francésco Pàolo

pittore italiano (Tocco Casauria, Pescara, 1851-Francavilla a Mare, Chieti, 1929). Allievo di D. Morelli a Napoli, per un certo periodo lavorò dal vero in Abruzzo. Dopo un soggiorno a Parigi, espose alla Promotrice napoletana del 1877, ottenendo un notevole successo con Corpus Domini (Roma, collezione privata), la cui tecnica compendiaria dalla pennellata sciolta e dalla materia cromatica corposa fu ripresa nel celebre Il voto (1880-83, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Fra il 1880 e il 1890 approfondì con diverse tecniche (terrecotte, tempere, pastelli), lo studio dell'ambiente abruzzese (La pastorella, Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte) e nel 1895 ottenne con La figlia di Jorio (Pescara, Municipio) un vero trionfo alla prima Biennale di Venezia. Nel 1900 partecipò all'Esposizione Universale di Parigi con due scenografiche tempere: Gli storpi e Le serpi (Francavilla a Mare, Municipio). La critica ha riportato a più modesti valori l'opera di Michetti, il cui pittoresco descrittivismo di costume aveva suscitato un eccessivo entusiasmo.

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