Michelstaedter, Carlo

scrittore e poeta italiano (Gorizia 1887-1910). Di discendenza in parte ebraica e di famiglia intellettuale, dette precoci segni di versatilità per le scienze esatte, la musica e il disegno. Si iscrisse alla facoltà di matematica di Vienna, ma nel 1906 si trasferì a Firenze, dove si iscrisse all'Istituto di studi superiori, sezione di filosofia. Superati tutti gli esami preparò la tesi di laurea nel 1910 (La persuasione e la rettorica). Subito dopo, senza lasciare alcun messaggio e senza apparenti ragioni, si uccise. Come appare dal testo della tesi di laurea e dal Dialogo della salute, che sono le sue opere principali, Michelstaedter manifestò un pessimismo assoluto. Secondo Michelstaedter soltanto la conoscenza filosofica può darci la consapevolezza del vero, mentre la retorica è un'imprecisa valutazione della realtà. Benché sia quasi certo che Michelstaedter non conoscesse profondamente né NietzscheKierkegaard, il suo pensiero si può avvicinare a quello dei due filosofi, e anzi egli è stato considerato come un precursore del moderno esistenzialismo.

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